IL TESTO UNICO SUL PUBBLICO IMPIEGO di Maurizio Danza -VIII° EDIZIONE LUGLIO 2017

IL TESTO UNICO SUL PUBBLICO IMPIEGO

Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” di Maurizio Danza –VIII° EDIZIONE

Aggiornata alle recenti modifiche introdotte dal D.Lgs. n.75 del 25 maggio 2017 pubblicato su G.U. n.130 del 7 giugno 2017 .

In appendice il D.Lgs. 27 ottobre 2009 n.150, aggiornato con le modifiche introdotte dal D.Lgs.n.74 del 25 maggio 2017, un estratto del D.Lgs. n.75 del 25 maggio 2017, e del D.Lgs. n.81 del 15/06/2015 “porta di ingresso ufficiale” del c.d. pacchetto ” Jobs Act” nella pubblica amministrazione.copertina VIIEDIZIONE TU luglio 2017

L’ulteriore revisione del testo unico del pubblico impiego giunto alla ottava edizione, si è resa necessaria alla luce delle  recenti modifiche normative intervenute durante il 2017, ad opera dei D.Lgs.n. 74 e 75 del 25 maggio 2017, pubblicati su G.U. n.130 del 7 giugno 2017. Di particolare interesse le disposizioni innovative in tema di superamento della dotazione organica, di disciplina delle forme di lavoro flessibile, responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti, della possibilità di svolgimento dei concorsi in forma centralizzata o aggregata, e integrazione nell’ambiente di lavoro delle persone con disabilità. Tali interventi sono stati operati attraverso modifiche e integrazioni al testo unico del pubblico impiego, di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g) , h), l), m), n), o), q), s) e z) della legge 7 agosto 2015, n.124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

In particolare il decreto legislativo n.75/2017 introduce le disposizioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di progressivo superamento della “dotazione organica”, fermi restando i limiti di spesa, attraverso il nuovo strumento del “Piano triennale dei fabbisogni”, e la definizione di obiettivi di contenimento delle assunzioni, differenziati in base agli effettivi fabbisogni e la rilevazione delle competenze dei lavoratori pubblici. Di particolare rilievo, la disciplina delle forme di lavoro flessibile, finalizzata a prevenire il precariato, unitamente ad una soluzione transitoria per superare il pregresso: viene stabilito infatti a regime, il divieto per le pubbliche amministrazioni di stipulare contratti di collaborazione e vengono introdotte specifiche procedure per l’assunzione a tempo indeterminato di personale in possesso dei requisiti; prevista poi, una modifica delle disposizioni contenute negli art. 55 bis in tema  di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti, finalizzate ad accelerare e rendere concreta e certa nei tempi l’azione disciplinare della pubblica amministrazione ampliando i poteri dell’ufficio di disciplina, e dell’art.55 ter in merito ai rapporti tra procedimento penale e disciplinare.

In materia di procedure concorsuali, il decreto n.75/2017 prevede la facoltà di espletamento dei concorsi in forma centralizzata o aggregata, estesa anche alle Regioni, e la definizione di limiti, in relazione al numero dei posti banditi, per gli idonei non vincitori.Degne di rilievo poi, le norme sulla integrazione nell’ambiente di lavoro delle persone con disabilità, anche attraverso l’istituzione di una Consulta nazionale per l’integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità.

In riferimento poi, alle modifiche al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150, ( allegato al testo ) operate con il decreto legislativo n.74 del 25 maggio 2017, esse introducono in particolare le seguenti novità:

1) rispetto delle disposizioni in materia di valutazione costituisce non solo condizione necessaria per l’erogazione di premi, ma rileva anche ai fini del riconoscimento delle progressioni economiche, dell’attribuzione di incarichi di responsabilità al personale e del conferimento degli incarichi dirigenziali; la valutazione negativa delle performance rileva anche ai fini dell’accertamento della responsabilità dirigenziale;

­2) obbligo di ogni amministrazione pubblica di misurare e valutare la performance con riferimento all’amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti o gruppi di dipendenti;

3) introduzione della categoria degli obiettivi generali, che identificano le priorità in termini di attività delle pubbliche amministrazioni coerentemente con le politiche nazionali, definiti tenendo conto del comparto di contrattazione collettiva di appartenenza, accanto agli obiettivi specifici di ogni amministrazione.

4) gli Organismi indipendenti di valutazione (OIV), tenendo conto delle risultanze dei sistemi di controllo strategico e di gestione presenti nell’amministrazione, dovranno verificare l’andamento delle performance rispetto agli obiettivi programmati durante il periodo di riferimento e segnalare eventuali necessità di interventi correttivi;

5) riconoscimento, per la prima volta, del ruolo attivo dei cittadini ai fini della valutazione della performance organizzativa, mediante la definizione di sistemi di rilevamento della soddisfazione degli utenti in merito alla qualità dei servizi resi;

6) nella misurazione delle performance individuale del personale dirigente, è attribuito un peso prevalente ai risultati della misurazione e valutazione della performance dell’ambito organizzativo di cui hanno essi diretta responsabilità;

7) definizione di un coordinamento temporale tra l’adozione del Piano della performance e della Relazione e il ciclo di programmazione economico-finanziaria;

8) introduzione di nuovi meccanismi di distribuzione delle risorse destinate a remunerare la performance, attribuiti al contratto collettivo nazionale, che fisserà la quota delle risorse destinate a remunerare, rispettivamente, la performance organizzativa e quella individuale e i criteri idonei a garantire  una significativa differenziazione dei giudizi relativi ai due criteri.

Il testo, aggiornato al luglio 2017 anche con commento giurisprudenziale, presenta infine tra gli allegati, un estratto del D.Lgs.n.75/2017 nonché del D.lgs.n.81/ 2015 in tema di contratti a tempo determinato che rappresenta ” la porta di ingresso ufficiale del c.d. pacchetto del Jobs Act nella pubblica amministrazione”, e l’art. 31 della Legge n.183 del 4 novembre 2010 relativo agli strumenti stragiudiziali della conciliazione ed arbitrato, applicabili anche alle pubbliche amministrazioni, e il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, consentendo così ai lettori di orientarsi nel complesso panorama del  pubblico impiego.

 

 

 

Informazioni su avvdanza

Avvocato Prof Diritto Del Lavoro Universitas Mercatorum
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